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20/02/12

La crisi, le imprese e la riforma della giustizia


articolo pubblicato oggi su www.avoicomunicare.it

Giustizia Civile, ma dove?

   di Maria Cristina Origlia



GIornata della giustizia socialeDa un’inefficiente giustizia civile a una scarsa giustizia sociale il passo è breve.
È per questo che avoicomunicare, in occasione dellaGiornata mondiale della Giustizia sociale indetta dall’Onu il 20 febbraio 2012, invita tutti voi (e noi) ad aprire gli occhi!
Pari diritti ed equità per tutti sono obiettivi difficilmente raggiungibili per qualsiasi governo, ma in un paese dove le regole sono rispettate da pochi, diventa quasi impossibile.
Pochi sanno che la qualità della giustizia civile è considerata a livello internazionale il fattore determinante dello sviluppo di un’economia, ma anche l’indicatore della civiltà di un paese.
Garantire il rispetto dei contratti e dei diritti ha una forte valenza sociale perché funge da deterrente nei confronti di chi non intende rispettare le regole.
Una giustizia civile efficace, secondo la definizione dell’Unione Europea, è una giustizia che assicura il giudizio in “tempi ragionevoli”. Non è certo il caso dell’Italia, dove sono 5 milioni le cause civili pendenti (e 3 milioni di penali) e un tempo medio di attesa per arrivare a giudizio di 4/5 anni. È il dato peggiore del mondo occidentale.
Ma sappiamo bene, che anche al di fuori dei tribunali, i comportamenti illegali sono assai diffusi in Italia: 120 miliardi di evasione fiscale all’anno e il 44% di lavoro nero parlano chiaro.
Siamo un paese dove la cultura della legalità è davvero carente: cosa aspettarsi dunque in termini di giustizia sociale?
Molte sono le cause di questa situazione, ma una – forse la più trascurata – ci preme ricordare.
I paesi in cui le cose funzionano meglio hanno al loro interno una forte partecipazione attiva della cittadinanza, che vigila affinché le regole vengano osservate. Noi italiani sottovalutiamo questo ruolo di vigilantes o wachtdog che come cittadini, lavoratori, datori di lavoro dovremmo avere.
La video inchiesta che vi proponiamo, realizzata nel 2009, un anno dopo lo scoppio della crisi, mostra come dal malfunzionamento della giustizia civile derivino drammatiche situazioni sociali.
Storie di uomini d’impresa, di ufficiali giudiziari, di famiglie drammaticamente strozzate dalla morsa di un sistema giudiziario che non garantisce il rispetto dei diritti delle persone.
Da allora la situazione non è affatto cambiata, al massimo è peggiorata.
Raccontateci la vostra storia. Saremo la vostra voce.