09/02/15

intervista



Tipi Tosti - Il magazine di chi non molla

"Il destino è un'invenzione della gente fiacca e rassegnata". Ignazio Silone





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02/02/15






                                  DAL 5 FEBBRAIO IN TUTTE LE LIBRERIE
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02/12/14

Io sono lo straniero




   Colgo l'occasione dell'ultimo premio ricevuto dal secondo romanzo di Giuliano Pasini per parlare di Io sono lo straniero
   Il Premo Romiti è un premio assegnato da una giuria di poliziotti e immagino che non sarà stato difficile per loro assegnargli l'ambito premio, perché Roberto Serra, il commissario protagonista dei due romanzi di Pasini, l'altro è Venti corpi nella neve, ha tutto il fascino del poliziotto bohémien, tormentato e sofferente, frugale e controcorrente: non guida la macchina, non ama il computer, cucina da Dio, corre di notte e non rispetta le procedure quando insegue un assassino. E un commissario così non si può non amare. Lo sa bene Alice, fidanzata storica, che lo lascia spesso per poi accorgersi che senza di lui non può stare a lungo. E lo sa Susana, la ex prostituta brasiliana, che corre ogni tanto a riscaldarsi tra le sue braccia.
  Si è rifugiato a Termine questa volta Roberto Serra, che"non è un paese, ma un incrocio tra i vigneti" ed è lì, tra le colline del Prosecco, a Valdobbiane, a San Pietro di Barbozza, Guia, Col San Martino che si dipana la storia. Siamo nella provincia trevisana, tra le più ricche e industrializzate d'Italia. Province che spesso mugugnano contro gli stranieri, quelli "de fora fora": gli extracomunitari. 
  Pasini è bravo ad aprire la scena e già dalle prime righe siamo dentro il delitto. Una ragazza bionda che cammina da sola, nel buio della sera, lungo una stradina che costeggia il retro della stazione. Un rumore alle spalle e il cuore che scoppia. La ragazza bionda si gira di scatto: nessuno, solo nebbia. Si dà della stupida e continua la marcia. Ma dalla nebbia sbuca una mano che le chiude la bocca e inizia la lotta. L'uomo che l'ha agguantata è forte, la tira a sé. La ragazza sente il suo odore di sapone, di pulito. Ma è solo in superficie, perché "sotto c'è l'afrore della bestia che sta per sbranare la preda". E la bestia bisbiglia, ripete qualcosa a mezza bocca prima di infilarle un ago nel collo: la ragazza bionda si accascia, e tra la nebbia che la invade lentamente scorge il passamontagna dell'uomo "da cui spuntano gli occhi azzurri, febbricitanti, eccitati."
Quando si sveglia la ragazza è sul letto del laboratorio. Odore aspro di disinfettante, piastrelle azzurrine alle pareti. Una voce metallica la informa che: "nella stanza ci sono delle regole"
La ragazza è l'ennesimo "esperimento" del maniaco o dei maniaci. Chissà? 

 Inizia da qui la sfida di Roberto Serra. Una sfida che vorrebbe rifiutare quando Francesca, la compagna della ragazza bionda, gli chiede aiuto. Oramai non è più nel nucleo, da tempo. In quel nucleo che risolveva gli omicidi più difficili. Roberto è scappato lontano da Roma per guarire dalla "danza" che lo tormenta da bambino: da quando è sopravvissuto alla strage di mafia che ha ucciso suo padre, anch'egli poliziotto, e sua madre mentre erano in macchina con lui. È uno sconvolgimento delle viscere, la "danza": uno strazio. E da quando è poliziotto la "danza" lo coglie di sorpresa, davanti ai cadaveri, e lui rivive, tra le convulsioni, gli ultimi secondi di vita delle vittime. È così che spesso scopre gli assassini, ma ogni volta sembra di morire: perciò di delitti non ne vuole più sapere.  
Ha un ruolo tranquillo adesso, commissario capo dell'ufficio immigrazioni della questura di Treviso.
Di sera si diletta a cucinare nel ristorante di Alvise, un rockettaro che gira in Harley Davidson, che ama il Faber, vota Lega e ha gli occhi azzurri e per questo finirà tra i sospettati.

Ma Francesca insiste. E poi è una ragazza sola, persa, disperata: una famiglia distrutta da una tragedia che Roberto scoprirà, ancora una volta, grazie alla "danza". Francesca insiste, gli racconta che a Treviso e dintorni sono scomparse altre ragazze, tutte straniere: cinesi, africane, russe, come la sua Elena che era arrivata dalla Bielorussia alla ricerca di una vita migliore, di un futuro, di un sogno. Ragazze che nessuno cercherà più. Ragazze "de fora" straniere, come si sente Roberto in quei luoghi.
A chi interessa cercare ancora quelle ragazze? 

   Inizia così la sfida di Roberto. Lentamente. Tra gli umori xenofobi della provincia benestante. Solleva il tappeto, il commissario Serra, e scopre tutta l'immondizia nascosta dietro il perbenismo di una città, Treviso, che ancora non riesce a confrontarsi con "lo straniero che distrugge il sistema in cui è entrato".
Le indagini ci porteranno nelle acque scure dei laghi di Revine che restituiscono i corpi di quattro donne e otto feti e nei locali fumosi di ridicoli campanilisti che inneggiano al "Veneto Nation"- 
La tematica affrontata da Pasini è attuale e per questo il romanzo merita la lettura. Si comprenderà come l'idea del male possa attecchire anche nelle menti più istruite. Come a volte il passato tragico che abbiamo vissuto sia ancora dietro l'angolo ad attenderci, pronto a riproporsi in tutta la sua atrocità.
Ed è anche per tutto ciò che la giuria del Premio Romiti ha deciso per la sua vittoria
"riconoscendogli di aver presentato, in un testo scorrevole, un intreccio avvincente in cui emerge il lato umano dell'investigatore protagonista, capace di ricorrere a tecniche investigative vicine alla realtà."


TitoloIo sono lo straniero
AutorePasini Giuliano
Prezzo
Sconto -15%
€ 13,52
(Prezzo di copertina € 15,90)
Dati2013, 392 p., brossura
EditoreMondadori  (collana Omnibus)








24/11/14



Sgomberi, sfratti, periferie infuocate… 
Il racconto dell’ufficiale giudiziario-scrittore

                                 di Giuseppe Marotta | 24.11.2014





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17/01/14

Un anno fa.

17 gennaio 2013 - 17 gennaio 2014 

Buon compleanno, bambini.

  un anno fa usciva la versione cartacea di: 

e i bambini osservano muti



questa fu la prima copertina con un titolo un po' più lungo
 edita IoScrittore - Gems


e questa la prima video-intervista




     qui tutte le recensioni




01/12/13

Itinerari di lettura


Bologna, 30 novembre 2013

  E' stata una serata intensa, ma allegra quella trascorsa ieri sera a Bologna con il gruppo: Itinerari di lettura.
Come al solito ho scoperto aspetti nuovi del mio romanzo.
Il sangue che fluisce nei vicoli della città dopo la morte del boss ha, per le componenti del gruppo, una valenza simbolica che non avevo considerato.
Riporto un brano della loro recensione e le ringrazio ancora per l'invito.


    "Ci sono passi di questo libro d'una bellezza sconvolgente, quello del sangue del boss, ad esempio, che, complice la pioggia battente, impregna la città di lui ancora dopo morto ed entra in tutti gli scantinati, nei bassi, nell'ignoranza di una città. Perché sugli ignoranti, nel senso originale della parola,la criminalità ha il potere e lo agisce. 
Ci insegnano così le persone che la combattono in prima linea."

 qui: la recensione                     qui: l'intervista

Il mio più giovane lettore, Mattia 

  con Vita Marinelli, l'animatrice del gruppo       
con Deborah Minasi, un'amica.


















12/11/13

Intervista


L'intervista apparsa sul n.112 de: La Nuova Tribuna Letteraria










Premio Letterario Massarosa 2013





MASSAROSA

Riccardo Gazzaniga si aggiudica la XXVII^ edizione del premio letterario Massarosa

domenica, 27 ottobre 2013, 16:00
Alla fine di  una  gara  appassionante, l’ha spuntata Riccardo Gazzaniga che con il suo primo romanzo A Viso Coperto edito da Einaudi, con 11 voti, si è aggiudicato il 27° premio letterario Massarosa. Al secondo posto con 7 voti   Giuseppe Marotta con il suo  E i bambini osservano muti edito da Corbaccio, a seguire Silvia Longo con  Il tempo tagliato edito da Longanesi  con 6 voti,  Matteo Marchesini con Atti mancanti edito da Voland con 3 voti e Ivano Porpora con La conservazione metodica del dolore  edito da Einaudi con 2 voti.
Una storia che ha appassionato i giurati   quella raccontata da Riccardo Gazzaniga,  36 anni,  di professione   sovrintendente della Polizia di Stato  nella caserma di Bolzaneto
Ricardo Gazzaniga ha ringraziato la sua famiglia e la sua editor per il sostegno e per averlo sempre accompagnato  in tutte le manifestazioni a cui ha partecipato- “anche quelle più imbarazzanti  come “la sagra del cavolo”  ha detto sorridendo , aggiungendo che questo è il primo vero premio letterario che vince con  un libro edito.
La storia narra, con grande equilibrio,  le sfide che ogni settimana avvengono su un terreno di rabbia e violenza trai ultrà ei celerini. A Genova un gruppo di tifosi sceglie di non accettare imposizioni e ingaggia uno scontro frontale con la polizia. L'odio per le divise riesce a unire reduci del G8 ed estremisti di destra, adolescenti eccitati dalla guerriglia e uomini perseguitati dai fantasmi di un passato insopportabile. Tra le forze dell'ordine c'è chi è acceso dall'adrenalina e chi non può liberarsi da un tremendo rimorso, chi vuole raccontare in un libro la sua storia e chi potrebbe segnare la propria con un errore fatale.
La giuria tecnica, presieduta da Giuliano Pasini e composta da Miranda Biondi, Dina Cei e  Stefano Santini  e i 25  giurati popolari presenti hanno decretato in diretta il vincitore, nel corso di una serata durante la quale si sono alternate le interviste agli autori da parte del conduttore Claudio Sottili,  la messa in scena di piccoli brani dei libri da parte attori di Coquelicot teatro e l’esecuzione di brani musicali interpretati dal Gigi Pellegrini Quartet,   ai quali quest’anno si è aggiunta anche l’attrice  Patrizia   Lazzerini  che ha  letto le sinossi delle opere .
L'allestimento scenico di questa edizione è stato curato da Alberto Magnolfi   con opere del pittore Giorgio Michetti.
Il premio letterario Massarosa è un evento realizzato dal Comune di Massarosa, che ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Senato della Repubblica, Camera dei deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, regione Toscana e provincia di Lucca.





29/09/13

Premio Giancarlo Siani 2013

Menzione speciale per:  E i bambini osservano muti

Puoi cadere migliaia di volte nella vita, ma se sei realmente libero nei pensieri, nel cuore e se possiedi l’animo del saggio potrai cadere anche infinite volte nel percorso della tua vita, ma non lo farai mai in ginocchio, sempre in piedi (Giancarlo Siani)




           La motivazione:  Giuseppe MarottaE i bambini osservano muti  (Corbaccio).

  La camorra è uno tsunami continuo che travolge non solo i territori e le abitudini di chi ci vive, ma s’infiltra nell’intimo dei sentimenti. Giuseppe Marotta  si è posto in ascolto di Remì, un bambino costretto a vivere un dilaniamento quotidiano.  I suoi parenti – a cominciare dal nonno – sono tutti immersi in un mondo funebre e tossico, che non può non condurre alla morte. Ma c’è una madre da salvare; c’è d’ascoltare  il suono più segreto del proprio corpo, il pulsare del cuore. E questo significa mettere tutto in discussione.
E chi più di un bambino può correre l’avventura del coraggio e delle verità? E’ questa la scoperta che Marotta sa raccontare con toni nuovi e inusuali per temi del genere.

Rassegna stampa



                             

Prossime Presentazioni


 "e i bambini osservano muti" 



 Roma 
lunedì 7 ottobre 2013 ore 20 
 Largo Olgiata, 15
 incontro con gli autori nell'ambito del Premio Società Lucchese dei lettori - 

Lucca
martedì 8 ottobre, ore 18 
 Auditorium Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
via S. Micheletto 12, Lucca. 

Padova
giovedì 10 ottobre 2013 ore 18 
 Palazzo Moroni - Sala Anziani- 


 Massarosa (LU) sabato 26 ottobre, ore 21 
 Teatro Vittoria Manzoni: 










10/09/13

Presentazione su "il libro del martedì"

Un grazie immenso alle ragazze del "libro del martedì" per l'ospitalità e l'opportunità che mi hanno offerto.

08/09/13

Presentazione in streaming




25/07/13

Il pianeta del libo: Intervista a Giuseppe Marotta autore del libro "E ...


dal sito IL PIANETA DEL LIBRO

Salve a tutti,  lettori e lettrici e benvenuti. Grazie alla collaborazione con il gruppo  Il libro del Martedì  ho il piacere e l'onore...CLICCA SUL LINK PER LEGGERE L'INTERVISTA COMPLETA

Il pianeta del libro: Intervista a Giuseppe Marotta autore del libro "E ...