A mia madre
E
ora che osservo questa terra che ti consuma
vorrei
dirti ancora parole di figlio
perché
non so se tutto il bene che ti ho dato
fu
abbastanza.
Ora
che sei al di là del tempo e dello spazio
e
conosci le mie domande, aiutami a cercarne le risposte.
Perché
io ti sia vicino, incontrami nei sogni
e
saprò parlarti ancora come un tempo.
Un
tempo, lo ricordi?
Ero
io a partire e tu a rimanere.
Ma
oggi che sei partita tu, in fretta e senza bagaglio
sono
io che aspetto, pur sapendo che non torni.
Che
questo viaggio ti sia dolce allora,
come
dolce fu il mio viaggio, qui con te
e
quando una mano calda di donna accarezzerà il mio volto
sono
certo che in quel caldo ce ne sarà anche un po’ del tuo.
Ora
che osservo questa terra che ti consuma
i
ricordi mi tempestano la mente
e
piango
come
un bimbo disperato.
Ora
che so che sarai sempre al mio fianco
cercherò
nei miei futuri giorni i segni della tua presenza
e
per accontentarti sorriderò a dirotto, come un uomo certo
perché è nel
tuo sorriso, il mio più dolce ricordo di te.
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